Massaggio profondo: esperienza personale

Negli ultimi anni sono state sviluppate diverse tecniche di massaggio, rispetto alle classiche che si conoscono invece da decine di anni.

Una di queste tecniche è il massaggio profondo ( deep tissue massage ).
Questa tipologia di massaggio è, a detta dei guru della disciplina, pericolosa se non praticata da un esperto, ed estremamente utile.

Dal momento che la base scientifica addotta come spiegazione alle tecniche di massaggio mi ha sempre convinto di per sé, almeno per una parte degli effetti che proclamano, ho deciso di provare la versione self-made.

Molte di queste versioni self-made prevedono una pallina da lacrosse rigida, ma in Italia è praticamente utopico sperare di trovarne una; così mi sono limitato alla classica pallina da tennis.

La teoria dietro questa tecnica è che molte volte le fibre muscolari possono creare come dei “nodi”, mentre in altre spiegazioni sono solo indicati come punti in cui il tessuto è rigido o molle e chiamati trigger points.

Un vigoroso massaggio su questi punti servirebbe a sbrogliare qualunque tessuto, e a causa della pressione ad aumentare l’afflusso di sangue nell’area indicata e quindi a favorire il ricambio di nutrienti e l’eliminazione di tossine.

Ora. I nutrienti arrivano comunque in quelle zone, quindi già mettiamo due cose in chiaro. E le tossine generalmente vengono comunque escrete, e si può fare una discriminazione sul tasso di escrezione al limite ( che dipende comunque da molti altri fattori ).

Quindi, la fiducia su questo tipo di pratica, per il momento la limito all’afflusso di sangue locale e a nient’altro. Questo è comunque tantissimo.

Come esperienza personale posso constatare che rollare con la pallina da tennis nei trigger points aiuta sul lungo periodo a mantenere la muscolatura in salute.

Prendete queste informazioni con doppie pinze.

Peace.

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.